Lo sviluppo della Business Intelligence in Qlik si divide in tre generazioni: prima, seconda e terza.
Lo sviluppo della Business Intelligence in Qlik: prima generazione
La B.I. di prima generazione era fondata sull’analisi di dati strutturati, immagazzinati in sistemi di archiviazione tradizionali che, ai fin dell’analisi, venivano organizzati in cubi multidimensionali. Il dirigente aziendale, che voleva acquisire informazioni strategiche dai propri dati, formulava le domande e le inviava all’analista, il quale utilizzava competenze avanzate per creare query specifiche nel software utilizzato per la B.I. e creare dei report statici che potevano essere forniti anche settimane dopo la richiesta. Era quindi un tipo di B.I. fortemente centralizzata.
Lo sviluppo della Business Intelligence in Qlik: seconda generazione
La B.I. di seconda generazione, introdotta da Qlik, è caratterizzata da essere “user driven”, ovvero guidata dall’utente, ed ha pertanto avviato un processo di decentralizzazione della B.I. Sono stati infatti introdotti dei metodi intuitivi per preparare, caricare e interagire con i dati (il sistema di gestione dati), anche senza conoscenze informatiche. Qlik ha inoltre creato il motore associativo, unico nel suo genere, che consente a tutti gli utenti, anche a quelli non qualificati, di esplorare liberamente i propri dati, scoprendo tutte le connessioni al suo interno.
In questa seconda fase, la tecnologia ha acquisito la capacità di analizzare differenti tipologie di fonti, inclusi anche dati non strutturati, dati social e set di dati personali gestiti in fogli di calcolo Excel. Ciò ha introdotto la problematica di poter avere fonti dati erroneamente duplicate o inaffidabili che può invalidare anche le analisi più sofisticate.
Lo sviluppo della Business Intelligence in Qlik: terza generazione
La B.I. di terza generazione, che è ormai alle porte, vede un approccio di Qlik che si sviluppa in due direzioni. La prima prevede che i dati siano accessibili a tutti gli utenti aziendali all’interno di un ambiente con le necessarie policy di sicurezza, in modo da essere certi dell’affidabilità del dato, senza però limitazioni sulle prestazioni . La seconda consiste nell’indicizzazione dei collegamenti tra i dati, basata sulla tecnologia associativa, in modo che il motore cognitivo di Qlik possa mettere in evidenza agli utenti, mentre essi esplorano, novità, approfondimenti, analisi interessanti, correlazioni, accelerando le loro scoperte e il processo di apprendimento.
Sara Pea
Specialista Business Intelligence – smeup
My LinkedIn Profile
Naviga per categoria:
Seleziona una categoria d’interesse dal nostro magazine