Nella scorsa puntata, abbiamo visto i due principali punti di contatto delle applicazioni di software manifatturiero con la realtà produttiva delle aziende manifatturiere, ovvero il MES e il sistema di schedulazione della produzione. Abbiamo visto cos’è la schedulazione multipallet e le principali tipologie di magazzino pallet.
Per descrivere una macchina multipallet, è sufficiente impostare, tra le sue caratteristiche, il numero delle postazioni, ed assegnare questo comportamento al centro di lavoro a cui appartiene. Ogni task da eseguire su una macchina multipallet deve contenere l’informazione del numero di pezzi che vanno montati su ogni pallet. Tutto qui.
A questo punto la schedulazione riconoscerà le macchine multipallet ed opererà, sempre in modalità event based (eseguire il task più urgente tra tutti quelli pronti allo stesso istante), con la differenza che saturerà via via tutte le postazioni, ciascuna con un task, ed il tempo di attraversamento (da quando entra a quando esce dalla macchina) di ciascuno di essi dipenderà dagli altri task eseguiti in alternanza ad esso.
Se, ad esempio, abbiamo una macchina multipallet con tre postazioni, e cinque task con priorità decrescente, ciascuno con le seguenti caratteristiche:
Questo sarà il risultato della schedulazione. Le prime tre colonne a sinistra indicano la modalità di caricamento di ciascuna postazione, la quarta e la quinta gli istanti di inizio e fine lavoro di ogni cubo (con indicati gli istanti di ingresso e di uscita di ogni task), l’ultima a destra la modalità di esecuzione dei singoli cubi da parte della macchina.
Come si vede, il caricamento, al termine della schedulazione vi sono alcuni cubi vuoti (il loro tempo di esecuzione è trascurabile). Il tempo di esecuzione e di attraversamento di ogni task è il seguente:
Nella figura sottostante viene presentato un esempio reale di un diagramma di Gantt, in cui appare evidente il lavoro contemporaneo di più task sulla stessa risorsa (in questo caso a due postazioni). Si può notare che al termine di ogni task ne parte un altro sulla stessa postazione, mentre il task sull’altra postazione prosegue fino al suo completamento.
Nella seguente figura viene riportato un esempio reale di caricamento su due postazioni della stessa risorsa, con lo sviluppo dei cubi. La riga gialla contrassegna il primo cubo di un task, mentre la riga verde contrassegna l’ultimo cubo.
Dopo un cubo “verde”, sulla stessa postazione viene posizionato un cubo “giallo”, il che indica il cambio di task.
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