Imparare come redigere un business plan è il primo passo da compiere nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso imprenditoriale, soprattutto per le nuove imprese.
Il business plan, infatti, è uno strumento fondamentale per chiedere fondi a degli investitori o coinvolgere possibili partner. Così come è utile per fare un bilancio della situazione attuale e futura dell’azienda, in modo da capire se c’è il bisogno e la possibilità di assumere nuovo personale.
Con un business plan debole non si va da nessuna parte, perciò è bene dedicare alla sua stesura tutto il tempo e le energie che merita. Dev’ essere facilmente consultabile e avere una struttura strategica, nonché contenere tutte le informazioni sul business. Completezza e strategia, questo è il mix che rende ottimale questo documento. Non preoccupatevi se ancora non sapete come redigere un business plan impeccabile: l’operazione è complessa, e qui di seguito potete trovare una rassegna degli errori che si commettono più comunemente, soprattutto nelle prime fasi di stesura, con le rispettive soluzioni.
1. Preparare un documento unico per tutti i tuoi interlocutori
Rivolgersi ad una banca è ben diverso che parlare con un investitore. Cosa vogliamo dire con questo? Che non si può creare un business plan unico, a prescindere dalle motivazioni per cui serve e dagli interlocutori a cui verrà presentato. Considerate quali sono gli aspetti che di volta in volta volete evidenziare in base a ciò che può interessare di più alla figura a cui state presentando il vostro business plan. Modificatelo a partire dalla base che già avete predisposto, senza far mancare la completezza. In questo modo avrete molte più probabilità di essere convincenti.
2. Dimenticare o sottovalutare l’Executive Summary
Non si può né trascurare, né dimenticare. L’Executive Summary, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è affatto una sezione da prendere sotto gamba. È proprio questa parte che dà a chi legge il benvenuto nel vostro business. Gli permette di capire – anche in pochi minuti – innanzitutto di cosa vi occupate, e poi il motivo per cui dovrebbe finanziarvi o avere a che fare con voi come partner.
L’Executive Summary è un apripista, un modo per fare una buona impressione fin da subito. Consideratelo come un vero e proprio biglietto da visita!
3. Scordarsi di inserire il flusso di cassa
Certo, la parte relativa alla redditività è importante. Ma lo è anche il flusso di cassa! Molti business plan trascurano questa sezione, indispensabile per far capire all’ interlocutore che l’azienda sa perfettamente e in qualunque momento quante risorse economiche ha a disposizione. Indicare con precisione i dati sul flusso di cassa è sinonimo di una gestione strategica e pratica dell’economia aziendale. Il vostro obiettivo è quello di comunicare solidità e cognizione di causa, mai insicurezza o imprecisione!
4. Essere troppo vaghi o peccare di imprecisione
All’interno del business plan bisogna sempre specificare quali sono gli obiettivi della vostra azienda, gli scenari di mercato in cui vi collocate, i modelli per il futuro a lungo termine. Tutte le informazioni che inserite non possono essere vaghe, perché il business plan perderebbe di credibilità.
Usate quindi numeri, statistiche, modelli realistici e previsioni concrete. Un obiettivo aziendale, per essere definito tale, è misurabile. E quando vi concentrate sull’ analisi di mercato non dimenticate di studiare in modo approfondito gli scenari competitivi ed il target a cui si rivolge il vostro business. Per delineare un’efficace strategia commerciale potrebbe essere utile anche servirsi di un sistema di Business Intelligence.
5. Presentare un documento non curato graficamente
Quando vi chiedete come redigere un business plan efficace, ricordate che stiamo pur sempre di un documento ufficiale, ad uso esterno. Cosa significa questo? Che dev’essere piacevole anche per gli occhi.
Utilizzate un’impaginazione il più possibile chiara e pulita. Abbondate di tabelle e grafici. Evitate font troppo esuberanti, o eccessivamente anonimi. Inserite il vostro logo e un’intestazione che sia graficamente in linea con la vostra identità. Tutti questi accorgimenti contribuiranno a rendere la lettura più agevole.
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