Quali sono i pregi dello smart working , ovvero di uno dei temi più discussi al momento in tema di cultura lavorativa? Lo abbiamo chiesto a Laura Luise, Sales Account del Gruppo Sme.UP.

Quali sono pregi e difetti dello smart working, modalità di lavoro che prima dell’emergenza era ancora in fase di sperimentazione tra le aziende italiane?

Per me è stata un’esperienza positiva. Inizialmente pensavo che avrei avuto qualche difficoltà a riuscire ad organizzare bene il tempo, perché comunque siamo tutti molto legati alle abitudini che costituiscono la nostra routine, quindi all’inizio avevo paura di disperdere il tempo. In realtà lo smart working mi ha anzi aiutato ad ottimizzarlo.

Siamo riusciti a garantire ai clienti un adeguato livello di supporto in questo periodo?

Sì. Molte aziende erano chiuse, ma da parte nostra il servizio e il supporto è sempre stato presente. In questo contesto sicuramente il fatto che i colleghi del Delivery in questo periodo abbiano trascorso molto meno tempo fisicamente presso i clienti ha fatto sì che si recuperassero i tempi che prima venivano persi ad esempio negli spostamenti e ha permesso di garantire anche un maggior coinvolgimento dei colleghi.

Quali sono pregi e difetti dello smart working, modalità di lavoro che prima dell’emergenza era ancora in fase di sperimentazione tra le aziende italiane?

Pregio: il tempo. Io lavoro vicino alla mia sede lavorativa, ma a causa del traffico perdo molto tempo nel tragitto ogni giorno. In smart working invece riesco ad essere operativa prima e senza stress o perdite di tempo appunto. La stessa cosa è valida anche al termine della giornata lavorativa, perché sono subito pronta per dedicarmi ad altre attività, mentre prima dovevo  trascorrere del tempo in coda nel traffico. Inoltre, permette di gestire e di spalmare meglio le attività nel corso della giornata, ottimizzando sia le attività lavorative che quelle personali.

Altro pregio è l’ottimizzazione nell’organizzare le riunioni interne tra colleghi: in ufficio a volte è difficile organizzare un incontro tra colleghi che sono spesso presso i clienti. In questo senso, lo smart working consente di reperire più facilmente i colleghi e organizzare con loro un momento di incontro in tempi brevi.

Dal punto di vista dei clienti, anche loro sono riusciti ad utilizzare al meglio tutti gli strumenti digitali. Sotto questo punto di vista, con questa emergenza abbiamo raggiunto rapidamente un livello tecnologico che in tempi normali avremmo raggiunto tra qualche anno. Noi sicuramente in quanto azienda informatica abbiamo fatto meno fatica perché già disponevamo di questi strumenti, ma ho visto che anche le altre aziende in definitiva sono riuscite a fare questo salto.

Altra cosa, visto che siamo un gruppo con più sedi, bisogna dire che con lo smart working abbiamo accorciato le distanze: attraverso gli strumenti di collaborazione digitale ho avuto in questo periodo molti più contatti con i colleghi di altre sedi con cui normalmente collaboro di rado, perché eravamo improntati molto di più sulle relazioni fisiche appunto. Quindi in questo periodo ci siamo conosciuti meglio e abbiamo collaborato di più rispetto a prima. In questo senso inoltre il tempo si è, per così dire, dilatato perché abbiamo imparato a sfruttarlo meglio.

Difetti di questa modalità? Cose da migliorare?

Sicuramente questa nuova modalità lavorativa ci impone di reinventarci un po’ dal punto di vista commerciale. Il fatto di non poter andare di persona da un cliente o da un prospect, ancora di più, mancano tutti gli attimi di interazione empatica ed informale che generalmente costituiscono parte dell’interazione con il cliente. Quindi c’è una modalità diversa per poter entrare in empatia con i clienti che può non essere così immediata. Non è necessariamente una cosa negativa, ma una cosa su cui bisogna lavorare per andarla ad affinare.

Come immagini la vita lavorativa futura?

Secondo me la modalità migliore, per il futuro, sarà una modalità di equilibrio tra lavoro in sede e lavoro agile. Questo perché comunque l’interazione personale mantiene ancora la sua importanza, sia con i client che con i colleghi. Si tratterà quindi di trovare il giusto equilibrio a seconda delle necessità e delle attività da svolgere.

In definitiva da questo periodo abbiamo imparato che lo smart working è possibile, si può fare ed è una modalità efficiente; come ogni cosa nuova andrà semplicemente affinata per renderla ancora più smart.

 

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