13 Ottobre 2020, questa la data da appuntare per i molti utenti di Office 2010 che nel giro di un paio di settimane dovranno provvedere ad aggiornare il loro principale strumento di produttività a causa della fine del supporto da parte di Microsoft. Un problema non da poco se consideriamo che un sondaggio del 2017 raccontava come Office 2010 fosse ancora utilizzato nell’83% delle aziende intervistate, seguito a ruota da Office 2007 (68%) il cui supporto è scaduto addirittura il 10 Ottobre 2017.
Fine del supporto Office 2010… quindi?
Ovviamente la suite non smetterà di colpo di funzionare e questo potrebbe dare l’illusione che non succeda nulla. Tuttavia, le implicazioni sono molteplici e potenzialmente pericolose, soprattutto per la sicurezza aziendale.
In primo luogo, non verranno prodotti ulteriori aggiornamenti e non verranno aggiunte le funzionalità di cui beneficeranno le versioni più recenti, inoltre non sarà possibile accedere al supporto tramite chat o telefono mentre gran parte delle guide online verranno ritirate. Cosa ancora più importante, Microsoft non fornirà più supporto tecnico, correzioni di bug o correzioni di sicurezza per le vulnerabilità segnalate o scoperte successivamente.
I rischi per la sicurezza
Nel corso degli ultimi anni, moltissimi attacchi informatici sono avvenuti utilizzando come vettori file Word o Excel. Infatti, come è emerso durante il Security Analyst Summit organizzato da Kaspersky Lab, nel biennio 2017/2018 ben il 70% degli attacchi rilevati dagli antivirus dell’azienda sono stati finalizzati a sfruttare una o più vulnerabilità di Office. Un dato in crescita se si considera che nel 2016 solo il 16% degli attacchi era rivolto alla suite di applicazioni di Microsoft. Inoltre, con l’entrata in vigore del GDPR, il Garante per la Protezione dei Dati Personali può comminare sanzioni a chi tratta dati personali senza adottare le misure di sicurezza adeguate a ridurre al minimo il rischio di furto di dati.
Cosa fare
Fortunatamente le soluzioni per ovviare al problema non mancano. In primo luogo è possibile acquistare una versione più recente di Office e cioè Office 2019. In questo modo, a fronte di un acquisto una-tantum è possibile usufruire delle versioni desktop delle applicazioni (Outlook, Word, Excel e PowerPoint) che possono essere installate su un’unica macchina, Windows o Mac. Tuttavia, questa soluzione non prevede aggiornamenti automatici di funzionalità ed in futuro è destinata a subire lo stesso destino di Office 2010, cioè rimanere prima o poi senza supporto, costringendo l’utente ad un nuovo acquisto forzato.
Per queste ragioni la soluzione privilegiata già da molti anni è Office 365, una soluzione in abbonamento che, oltre ad includere l’installazione completa delle applicazioni su ben 5 PC o Mac, 5 tablet e 5 dispositivi mobili per utente, permette di utilizzare la versione web di ogni applicazione. Inoltre, grazie agli aggiornamenti automatici, l’utente è sempre in possesso della versione più recente della suite che, a seconda del piano scelto, può includere l’hosting delle e-mail con una cassetta postale da 50 GB ed un dominio personalizzato. Infine ogni utente ha accesso ad 1TB di spazio su OneDrive per l’archiviazione e la condivisione dei file rendendo O365 di fatto la migliore scelta per le aziende che decidono di orientarsi al cloud.
Se i vari LibreOffice, OpenOffice FreeOffice sono gratuiti, ma preferibili per un utilizzo privato, GSuite di Google rappresenta un’alternativa efficace anche per le organizzazioni più strutturate per via di applicazioni analoghe a quelle Microsoft all’interno di un ecosistema potenziato dalle Google Apps (Documenti, Fogli, Maps, Calendar, Drive, etc.).
Federico Mazzarino
Account Manager – SMEUP ICS
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