“Promuovere lo spirito di squadra porterà a costruire armonia e unità all’interno dell’organizzazione.”
Queste le parole di un imprenditore americano del 19° secolo, Henry Fayol, il primo a sviluppare una teoria sullo sviluppo della direzione aziendale e sull’importanza di saper motivare i propri collaboratori.
La risorsa più importante per le organizzazioni non è il prodotto, sono le persone; sono loro, le risorse umane, con le loro competenze e la loro professionalità a rappresentare il vero capitale dell’azienda in grado di darle un vantaggio competitivo e di sviluppo.
Trattandosi di un bene prezioso, ne consegue che vada curato, gestito, valorizzato e motivato.
Il concetto di motivazione rappresenta un punto chiave nell’attuale scenario lavorativo sempre più caratterizzato dalla competitività e dalla flessibilità di dipendenti, collaboratori e manager.
Capita frequentemente infatti che, a fare la differenza tra successo e insuccesso di un’azienda o di un progetto, ci siano la determinazione e la motivazione del team.
Motivazione, intesa come il superamento dell’ostacolo tra obiettivi personali e obiettivi di business aziendali che, pur rimanendo un campo meramente soggettivo, necessita di attenzioni e tecniche particolari.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che la crescente trasformazione digitale sta richiedendo ai dipendenti energia, talento e forte coinvolgimento e, indipendentemente da caratteristiche come ambizione, competitività e disponibilità di ognuno, i leader hanno a disposizione metodologie in grado di far leva sulla realizzazione e soddisfazione sia dei singoli che del team.
Non in termini di bonus o benefits in denaro bensì in gratificazione e celebrazione personali atte a stimolare i dipendenti e in grado di far emergere in loro il giusto atteggiamento.
E’ ormai evidente a tutti infatti, che l’’efficacia dei tradizionali mezzi di motivazione come premi, benefits e continuità di carriera abbia subito una battuta d’arresto a causa dell’attuale contesto economico, certo è, però, che questo è servito a dare risalto a nuovi paradigmi a dimostrazione di quanto il dipendente riesca a esprimere in autonomia la propria motivazione solo nel momento in cui, impegnato in attività interessanti e stimolanti, sperimenta sensazioni positive.
E’ dimostrato che raggiungere l’obiettivo in autonomia sviluppa un senso di crescita personale e aumenta l’auto-motivazione; in questo modo, il lavoratore avrà la consapevolezza delle proprie capacità e un senso di controllo sull’ambiente e sugli eventi esterni che ridurrà il bisogno di gratificazione esterna.
Va da sé, però, che questa consapevolezza va alimentata e guidata e chi meglio di un leader può coinvolgere e motivare il proprio staff?
Diverse sono le azioni a sua disposizione in grado di favorire la crescita motivazionale del team:
- trasmettere messaggi che siano funzionali al raggiungimento delle performance desiderate migliorando la propria efficacia comunicativa anche attraverso l’uso di linguaggi suggestivi e convincenti;
- potenziare la propria capacità di coinvolgimento;
- lavorare sull’impatto emotivo della comunicazione;
- sperimentare nuovi strumenti per creare team collaborativi e orientati al cambiamento;
- usare metafore per rappresentare la realtà ed esprimere emozioni e sentimenti attraverso il racconto (racconto di sé, dei valori, della mission e vision aziendali).
Le metafore usate come modello e strategia per il cambiamento e per rafforzare l’efficacia del messaggio attraverso la caratterizzazione emotiva di una storia che favorisca la condivisione; - sviluppare e allenare un sistema di competenze per giungere a nuove modalità di gestione delle risorse umane per il miglioramento della loro performance.
Motivare e coinvolgere i collaboratori per creare team di successo
Alle azioni poc’anzi trattate, per trasformarsi in leader capaci di creare team sempre più motivati, dinamici e competitivi, si aggiungono:
- sviluppare la leadership;
- individuare e definire gli obiettivi;
- stabilire i giusti gradi di responsabilità;
- imparare meccanismi e strumenti di comunicazione;
- ottenere consenso e collaborazione;
- dare feedback ai collaboratori;
- saperli motivare;
- saper generare ingaggio;
- spingere all’attivazione e all’innovazione collettiva;
- essere in grado di utilizzare approcci innovativi e sfidanti;
- promuovere una prassi manageriale proattiva;
- promuovere un modello di leadership empowering con drivers motivazionali atti a energizzare, coinvolgere e creare engagement.
Motivare e affrontare i vissuti di demotivazione, è indispensabile per far emergere tutte le possibili energie psicofisiche dai collaboratori e per trasformare cieli grigi in tramonti boreali.
La relazione capo-collaboratore: allineare obiettivi personali con quelli aziendali per motivare e coinvolgere i collaboratori
Gli aspetti fondamentali della relazione capo-collaboratore nella realtà lavorativa devono essere focalizzati sull’area gestionale di sviluppo dei collaboratori e sulla costruzione di una mappa di azioni concrete sia da parte dei leader che del team.
Sebbene generare motivazione nel team non sia un compito facile per i team leader, questi hanno a disposizione alcune linee guida a cui fare riferimento:
Team working
Compito dei manager e dei team leader è saper coinvolgere e motivare il proprio team.
Esattamente come in uno sport di squadra, non bastano le competenze dei singoli, ci vuole senso di appartenenza, spirito di squadra, coesione, disponibilità, armonia e voglia di raggiungere gli obiettivi tutti insieme; ogni singolo componente del team deve sentirsi parte attiva del progetto indipendentemente dal ruolo che ricopre; deve saper gestire il tempo, rispettare e definire i ruoli, seguire le regole e le procedure, in caso contrario, l’obiettivo non verrà centrato.
I Feedback che alimentano la motivazione
Non sottovalutate il potere di un feedback ben dato.
Un feedback che sia costruttivo e orientato alla crescita dei collaboratori li spronerà a dare il meglio evitando di generare solo apatia e disinteresse.
In un’era in cui siamo tutti “guru” porsi come esempio o fonte di ispirazione non è un aspetto da sottovalutare: essere fonte di ispirazione stimolerà il team a mettersi in gioco e, condividendo la vision con tutto il resto del team, si trasmetterà l’entusiasmo necessario per l’obiettivo da raggiungere.
La Sincerità che contribuisce a creare un clima di fiducia
Sempre essere sinceri, anche quando la verità riguarda aspetti negativi del lavoro.
Questo contribuirà a creare un clima di fiducia e di rispetto reciproco.
La Comunicazione efficace
La comunicazione efficace e consapevole è uno degli aspetti fondamentali per motivare un team.
Essa aiuterà a rafforzare il rapporto di fiducia permettendo il raggiungimento degli obiettivi.
La Comunicazione chiara che da la giusta importanza alle parole
Usate un linguaggio chiaro e date importanza alle parole per motivare e aumentare l’entusiasmo del team. Una parola usata male o in un contesto sbagliato crea demotivazione e frustrazione.
L’Aggiornamento continuo che nasconde il desiderio di migliorare
Un buon leader non smette mai di aggiornare le sue skills e non nasconde il suo desiderio di imparare e migliorare; trasmetterà così sicurezza al resto del team.
Lo sviluppo della leadership: il limite di un manager
La differenza tra un leader e un manager è sostanziale: un leader ha una visione globale che va oltre il funzionamento contingente del sistema, elemento che normalmente rappresenta il limite di un manager.
Lo Humor e il divertimento; perché non prendersi troppo sul serio è l’atteggiamento giusto
Saper bilanciare impegno e serietà con un atteggiamento più giocoso e divertente senza prendersi troppo sul serio è spesso l’atteggiamento giusto per motivare il team.
Sperimentare per vincere le resistenze al cambiamento
Non abbiate paura di sperimentare.
Se è vero che in molti non amano il cambiamento, è anche vero che alle persone piace sperimentare di tanto in tanto.
Ritrovare la voglia di sperimentare può essere la carta vincente per vincere le resistenze al cambiamento.
La forza dell’empatia per coltivare rapporti significativi
Mai sottovalutare l’importanza dell’empatia.
Saper coltivare rapporti empatici, facendo distinzione tra rapporti di amicizia e rapporti professionali, è un’altra delle soft skill dei buoni leader. Essere ben predisposti all’ascolto e alla conversazione sarà l’elemento distintivo anche con colleghi e collaboratori.
Il Time management per non lasciarsi sopraffare dall’ansia
Il time management è l’arte di gestire bene il tempo senza lasciarsi sopraffare dalla sensazione di non riuscire a terminare in tempo tutti i task assegnati.
Avere doti di Project Management e insegnarle al team garantirà il raggiungimento dei risultati nei tempi stabiliti.
Come motivare e coinvolgere i collaboratori?
Un conto però la teoria, altra cosa la pratica: non è facile per i manager, in particolare in questo periodo storico, mettere a fuoco gli obiettivi, coinvolgere i collaboratori e far prendere in considerazione i propri suggerimenti soprattutto se al lavoro si trova un clima negativo, ostile o se i collaboratori sono demotivati, scarichi e disinteressati.
Per un manager, che sia anche un buon leader è fondamentale saper condurre il proprio team di lavoro al cambiamento insegnandogli a stabilire le giuste priorità e la giusta motivazione ottenendo consenso e collaborazione.
Per innescare il cambiamento e raggiungere qualsiasi obiettivo di business è essenziale per manager e leader collaborare con un team adeguato, competente e motivato, che condivida mission, vision e valori.
Come?
- Innanzitutto sorridendo sempre, mostrando entusiasmo, ampliando gli orizzonti e rafforzando il legame tra tutti i componenti del team in modo da superare le difficoltà con più facilità ;
- condividendo gli obiettivi di business con tutto il team;
- creando un buon ambiente di lavoro con uffici accoglienti anche dal punto di vista dell’arredamento che generino sensazioni positive sull’umore e sulla qualità del tempo trascorso al lavoro;
- promuovendo coffee break e momenti di scambio tra i dipendenti. Le pause sono uno strumento utile per ricaricare le energie; incoraggiate quindi i dipendenti a fare brevi break durante la giornata che li stimolerà a dare il meglio apprezzando maggiormente l’ambiente di lavoro.
- creando la cultura della formazione e delle opportunità e lasciando spazio a errori che aiutano a crescere;
- Incoraggiando una crescita che vada oltre le sole competenze già acquisite e consolidate;
- mostrando trasparenza, onestà e concedendo fiducia.
Inoltre, rendendo partecipi i dipendenti su opportunità, sviluppi, cambiamenti e prospettive aumenterà l’entusiasmo e la motivazione evitando che si sentano esclusi e che si riducano il loro coinvolgimento e la possibilità di lavorare per obiettivi.
Come è noto, le competenze tecniche, le cosiddette hard skills, si possono sempre imparare, i valori no: questi vanno fatti vivere attraverso l’esempio, dando voce ai comportamenti o resteranno semplici belle parole da scrivere sui muri.
“Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.” Michael Jordan
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