Tra le diverse misure messe in atto dal Governo per affrontare l’emergenza Covid-19 e le sue conseguenze sull’economia italiana, è in arrivo anche un provvedimento che concederà alle società quotate tempo fino al 30 giugno per l’approvazione dei bilanci.
In questi giorni è al varo anche l’ipotesi di estendere questa dilazione anche alle aziende non quotate.
La moratoria riguarda la riunione delle assemblee per l’approvazione dei bilanci e la difficoltà di svolgerle sia per motivi di sicurezza sanitaria in caso di riunioni fisiche, sia alla difficoltà di molte imprese alla redazione dei bilanci a causa dello stallo economico degli ultimi mesi.
Sono ancora oggetto di discussione le modalità e gli strumenti tramite cui attuare il provvedimento, che potrebbero essere un provvediamento d’urgenza oppure una legge di conversione del decreto legge recentemente emesso in materia di giustizia e attualmente in discussione al Senato.
Sono ancora da definirsi i limiti di applicazione della moratoria, che potrebbe riguardare soltanto le assemblee oppure anche le riunioni degli organi sociali.
Per le aziende quotate, il termine unico per l’approvazione dei bilanci è il 30 giugno 2020. Per le società non quotate, invece, questo limite potrebbe estendersi fino al mese di settembre.
Il provvediemnto concederà poi un margine di ulteriori 30 giorni per la convocazione della seconda convocazione dell’assemblea, per cui la scadenza ultima sarebbe il 31 luglio per le società quotate e il 31 ottobre per quelle non quotate.
Inoltre, fino al 31 luglio sarà concessa alle aziende la possibilità di attuare l’intervento in assemblea tramite il rappresentante designato attraverso la disposizione di deleghe per le relative votazioni.
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