L’ambito ICT che costituisce la priorità di investimento nel 2016 per il 44% dei CIO italiani è quello della Business Intelligence-Big Data Analytics (prima per le grandi e grandissime imprese). Esso viene poi seguito dalla digitalizzazione e dematerializzazione al 40% (prima per le medie imprese con il 50% delle preferenze) e dai sistemi gestionali e ERP (34%). Vengono infine i sistemi CRM (27%), il consolidamento applicativo (24%), il mobile business (19%), lo sviluppo e rinnovamento dei Data center (16%).
Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence
Come emerge anche in questo caso dalle ricerche svolte dall’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, nel 2015 in Italia il mercato dei Big Data Analytics è cresciuto del 14%, raggiungendo un valore complessivo di 790 milioni di euro, composto per l’84% da Business Intelligence e per il 16% da Big Data.
Come riferiscono gli analisti del Politecnico: “Nel 2016 gli Analytics saranno la principale priorità̀ di investimento (44%) per i top manager italiani responsabili delle tecnologie dell’informazione nelle aziende (CIO), e le competenze per la gestione dei Big data sono ritenute la sfida organizzative più̀ rilevante per la trasformazione digitale delle imprese nell’anno in corso, secondo il 22% dei CIO”. E ancora: “(Questo scenario, ndr) mostra chiaramente come le imprese del nostro Paese abbiano compreso l’importanza di estrarre insight dei dati. Ma la maggioranza delle organizzazioni non dispone ancora di una strategia di business trainata dal valore associato ai dati”.
Vantaggio competitivo
Sempre più aziende italiane comprendono che gli Analytics rappresentano una fonte di vantaggio competitivo e uno strumento di evoluzione del modello stesso di impresa e, a questo proposito, Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence commenta: “Anche per il 2016 gli Analytics si confermano la principale priorità di investimento per i CIO italiani e i dati del mercato, che stimiamo valga 790 milioni di euro, confermano una dinamica forte soprattutto per la componente Big Data, con un tasso di crescita del 34%”.
La crescita della parte Big Data, infatti, secondo lo studio effettuato dal Politecnico, si mostra molto più vigorosa, con un tasso annuo del +34%, mentre la Business Intelligence si ferma ad un +11%.
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