Si tratta di una nuova linea di strumenti prevista da SIMEST nell’ambito delle nuove risorse straordinarie per favorire digitalizzazione e/o transizione ecologica.
Sono state pubblicate le nuove linee di indirizzo di SIMEST per lo sportello del 28/10 in relazione alle nuove risorse straordinarie; tra le misure proposte ce n’è una che può rappresentare una valida alternativa al Bando per i pannelli fotovoltaici: la Linea Transazione digitale ed ecologica delle PMI.
Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale
È un finanziamento agevolato, dedicato alle PMI costituite in forma di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio. Le risorse ottenute dovranno essere destinate per una quota almeno pari al 50% a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. Lo strumento ha una durata di 6 anni, con 2 di pre-ammortamento, e un importo massimo finanziabile di 300mila euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.
AGEVOLAZIONE
La Linea Transazione digitale ed ecologica delle PMI prevede:
- 25% contributo a fondo perduto
- 75% finanziamento tasso 0,06% – durata 6 anni di cui 2 pre-ammortamento – anche senza garanzie – erogato direttamente dall’Ente, esente dalla centrale rischi
Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle Spese Ammissibili finanziate:
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
- realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
- investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
- consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager) o disaster recovery e business continuity o blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
- spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).
Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle Spese Ammissibili finanziate:
- spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
- spese per internazionalizzazione (es. investimenti per singole strutture commerciali in paesi esteri, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero, ecc.)
- spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento, ivi incluso le eventuali spese per le verifiche di conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/ C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (“Do no significant harm – DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.
Esempio
In questa logica si potrebbe ipotizzare un budget che preveda:
- spese per € 110.000,00 nell’ambito della transizione digitale, e ritengo che possano esserci i presupposti
- vs. hardware e software
- spese per € 110.00,00 nell’ambito dell’efficientamento energetico ed internazionalizzazione
- partecipazione a Fiere: € 60.000,00
- consulenze per l’internazionalizzazione finalizzate ad analisi di mercato, ricerca di nuovi clienti, consolidamento di clienti acquisiti, € 20.000,00
- investimenti in favore dell’efficientamento energetico, € 30.000,00
A titolo di esempio, su un valore complessivo di € 220.000,00 l’Azienda riceverebbe:
- 25% a fondo perduto – pari ad € 55.000,00
- 75% in finanziamento di 6 anni di cui 2 di pre-ammortamento, tasso 0,06% – senza garanzie – pari ad € 165.000,00
A questo si potranno inoltre cumulare:
- il credito di imposta per la formazione 4.0 ( dal 50% al 30% sulla formazione)
- il credito di imposta per i beni immateriali 20% – licenze e/o prima annualità di canone
- il credito di imposta per l’innovazione tecnologica – 15% per i progetti finalizzati alla digitalizzazione delle Imprese.
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