Nel precedente articolo abbiamo parlato di performance umana, cos’è, da cosa è influenzata, ecc. Oggi parliamo di un altro fattore fondamentale che affianca la performance umana, di cui non tutti conoscono l’esistenza: l’intelligenza emotiva.
Riesci a riconoscere le tue emozioni, i tuoi timori e a controllare le tue reazioni? Come lo sviluppo emozionale viene influenzato da esperienza, ambiente, tempo e altri fattori?
L’intelligenza emotiva affascina gli esseri umani da sempre, e grazie alla psicologia sappiamo per riscuotere successo sul piano lavorativo dobbiamo affidarci per circa il 58% alle nostre competenze emotive.
Cosa significa?
Riconoscere sentimenti ed emozioni degli altri e dirigere le proprie azioni è un requisito fondamentale sul lavoro, dove convivono sempre più agenti stressanti: facilita la cooperazione con gli altri e aumentare la produttività.
La sfera emozionale si somma a quelle comportamentale e valoriale, che danno visione completa della persona.
E sul lavoro?
Comprendere il profilo delle persone in ambito lavorativo rende le valutazioni più precise, indipendentemente dalle circostanze della vita, dalle priorità, dal lavoro e dalle mansioni. Si riesce quindi a tracciare un quadro oggettivo di ogni individuo e questo permette di ottimizzare la gestione delle risorse.
Per selezionare le risorse umane, quindi, si devono tenere in considerazione questi elementi:
- valutare i punti di forza e quelli su cui la risorsa può migliorare;
- conoscere l’intelligenza emotiva della persona;
- comprendere i talenti individuali;
- valutare lo stile comportamentale e le attitudini dell’individuo (stile di comunicazione, di leadership e di relazione con gli altri…);
- riconoscere le strategie comportamentali attuate in modo consapevole e i comportamenti istintivi.
Conoscere le proprie risorse significa, quindi, apprezzare il loro talento, sviluppare il loro potenziale e portare un valore sempre maggiore all’azienda.
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