Innovazione: i tre driver delle imprese manifatturiere

Per diventare e rimanere competitive sul mercato e per produrre valore, le imprese manifatturiere fanno leva generalmente su 3 driver di innovazione: produttività, differenziazione e processo.

I produttori cercano di aumentare la produttività affrontando i due lati dell’equazione: input e output.
Dal punto di vista dell’input, l’obiettivo è ridurre i costi di produzione abbassando i costi generali, usando materiali più economici, riducendo le spese per la manodopera. Dal lato dell’output, l’obiettivo è realizzare una serie di iniziative diverse quali l’aumento dell’automazione, il miglioramento dei processi e la produzione snella per aumentare produzione e qualità.
Questi metodi sono efficaci ma spesso non portano a una differenziazione a lungo termine sul mercato.

In termini di differenziazione, i produttori si sforzano di innovare continuamente la loro offerta attraverso il design dei loro prodotti. Grazie ai loro investimenti in innovazione, le aziende manifatturiere possono conseguire un vantaggio competitivo rispetto ad altre organizzazioni, sconvolgere il mercato con la proposta di un grande cambiamento oppure creare una categoria di prodotti completamente nuova.
Come per la produttività, la differenziazione nel mercato, nata dall’innovazione, è momentanea.

Un altro driver di innovazione per i produttori riguarda la costante ricerca e lo sviluppo di nuovi metodi, tecniche e processi al fine di rendere l’azienda più efficiente ed efficace della concorrenza.

Questi tre driver sono fortemente condizionati da fattori esterni, quali la maturità del settore, lo sviluppo delle nuove tecnologie che stanno riformulando la produzione e i cambiamenti dei comportamenti dei consumatori che determinano la domanda.
I processi di progettazione e produzione, fondamentali nella produzione di valore all’interno di un’azienda manifatturiera, sono fortemente influenzati dalla trasformazione digitale in atto.