La digitalizzazione delle imprese è uno dei temi caldi di questo periodo. L’evoluzione digitale rappresenta infatti una vera e propria spinta evolutiva per le imprese, che sono chiamate a coglierla per rimanere competitive sul mercato.
Uno degli ingredienti fondamentali dell’evoluzione digitale delle imprese è quello dell’utilizzo dei dati. Ogni attività dell’azienda produce infatti diverse informazioni, che insieme a quelle di tutte le altre azioni poste in essere costituisce una mole ormai non indifferente di dati che possono essere sfruttati in diversi modi.
Per questo, i dati per la crescita aziendale sono uno strumento molto prezioso, a prescindere dalle dimensioni dell’impresa o dal settore in cui essa opera.
La valenza dei dati
Un aspetto molto importante è anche dovuto al fatto che uno stesso dato può avere una valenza diversa a seconda della figura professionale che ne fruisce: ad esempio, una risorsa che fa parte del team operativo sfrutterà un dato per migliorare le fasi di un flusso di lavoro, mentre un manager lo utilizzerà per trarne informazioni per prendere migliori decisioni di business. In questo senso, i dati acquisiscono un valore ancora più significativo e non sfruttarne le potenzialità è paragonabile a sprecare una risorsa importantissima.
Ma compresa l’importanza dei dati per la crescita aziendale, sorge spontanea una domanda: da dove provengono esattamente?
Le fonti di dati
Le informazioni relative alle attività aziendali possono provenire da diverse fonti che possono essere interne oppure esterne all’impresa.
Fonti esterne
Quelle che provengono dal suo interno rappresentano la maggioranza, ma spesso succede che un’impresa tratti anche dati provenienti dall’esterno come ad esempio informazioni provenienti da fonti di integrazione delle anagrafiche, oppure dati che scaturiscono da analisi svolte all’interno del mercato per meglio comprendere per esempio il sentiment di un target di riferimento relativamente a una particolare tematica oppure a un prodotto, un servizio o addirittura al brand stesso.
Una problematica legata a questa tipologia di dati è quella relativa alla qualità, che spesso può essere scarsa e non è controllabile dall’impresa.
Fonti interne
Le fonti interne, invece, sono generalmente composte da fonti operazionali e da data warehouse.
Le fonti operazionali sono quelle relative alle attività operative svolte quotidianamente all’interno dell’azienda. Un esempio di fonti operazionali di un’impresa può includere gli applicativi di gestione della produzione, quelli di gestione degli acquisti, degli ordini e delle consegne o ancora quelli di contabilità e di gestione dei clienti.
I data warehouse sono invece dei veri e propri archivi informatici che contengono tutti i dati relativi alle attività dell’impresa. I data warehouse rappresentano quindi la base di dati sulla quale svolgere le analisi per trarre informazioni utili per l’ottimizzazione dei processi decisionali e strategici dell’azienda.
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