Tra il 23 e il 27 Luglio se è tenuta a San Francisco Google Cloud Next, la conferenza annuale di Google Cloud, la divisione di Google che si occupa dei servizi cloud messi a disposizione da Google sui propri server.
Abbiamo riassunto in questo articolo i principali spunti che interesseranno il nostro lavoro nei prossimi anni.
Cosa si intende per Cloud?
Se avete dei dubbi o vi state chiedendo “ma cosa c’entra google, il motore di ricerca, con il cloud?” oppure “Io ho già i server in cloud!”. Leggete di seguito.
Per capire il resto dell’articolo dobbiamo definire cos’è il cloud. Infatti spesso ci riferiamo a server installati in un luogo fisico diverso da quello in cui gira il resto del nostro business. Sento spesso l’espressione “abbiamo i server in cloud”. Il cloud è anche questo (fornire un’infrastruttura fisica gestita e virtuale), ma non solo: si tratta soprattutto di servizi software utilizzabili in modo remoto. Tanto per fare degli esempi, posso avere:
- servizi che gestiscono utenti e autorizzazioni
- servizi per lo storage
- servizi per eseguire elaborazioni
- servizi per inviare notifiche
- servizi per creare e gestire macchine virtuali e reti
- ecc….
L’idea è quella che qualcuno si occupa di costruire, mantenere attive ad aggiornare delle tecnologie e io le sfrutto per i miei scopi.
Una cosa molto importante è che spesso questi servizi si pagano in base all’utilizzo, quindi stimolano un business model scalabile. Ad esempio, supponiamo di pagare l’hosting di un e-commerce in base a quante connessioni riceve questo e-commerce. Tanti utenti, significa tante connessioni. Ma, si spera, tanti utenti, tanto guadagno. E, certo, pochi utenti, poco guadagno, ma poche connessioni, quindi poche spese.
I leader sono Google e Amazon Web Services. La prima ha costruito negli ultimi vent’anni, oltre al famoso search engine, le mappe, la suite docs, le gmail, l’ecosistema Android. La seconda il più grande e-commerce al mondo, che convoglia migliaia di negozi virtuali in un unico sito.
Entrambe ad un certo punto hanno pensato: tutta l’infrastruttura di hardware e di software che abbiamo noi, la mettiamo a disposizione (= la vendiamo) delle aziende che fanno un altro lavoro e che possono beneficiare della nostra esperienza e dei nostri laboratori di sviluppo per i loro scopi. Quindi hanno creato questi servizi.
Nelle prossime puntate approfondiremo le altre novità emerse durante la conferenza, stay tuned![vc_row][vc_column el_class=”blog-author”][distance][vc_separator el_width=”50″][vc_row_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-img” width=”1/12″][vc_single_image image=”19703″ img_size=”60×60″][/vc_column_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-txt” width=”5/6″][vc_column_text]Mauro Sanfilippo
R&D Manager – Gruppo Sme.UP
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