Gestione dei sistemi Client
Nella parte prima e seconda di questa recensione, abbiamo iniziato un percorso di evoluzione del contenitore applicativo a disposizione di ciascun utente, valutando i possibili vantaggi di una centralizzazione applicativa rispetto ad una realizzazione tradizionale basata su pc con apps installate localmente. Guardiamo ora la gestione dei sistemi client.
La situazione che avevamo lasciato era la seguente:
Sistemi Operativi:
- Client: 80 interni + 20 esterni client = 100
- Server: 5 server aggiuntivi
Applicazioni:
- Sui Client: 100 postazioni x 1 app cadauna (l’agent remoto, “leggero”) = 100apps
- Sui Server: 4 server x 10 apps cadauno = 40 apps
Il totale era quindi:
- 105 sistemi operativi, anziché 100 della soluzione precedente
- 140 apps anziché 1000 della soluzione precedente
Abbiamo quindi ottimizzato l’aspetto applicativo. Spostiamo ora la nostra attenzione sui sistemi operativi dei client: le soluzioni per ottimizzare questo aspetto sono molteplici e i diversi approcci consentono comunque tutti di ridurre i costi e le attività di gestione dei sistemi operativi client.
Partendo dalla situazione che avevamo lasciato, vediamo lo scenario seguente:
Il cuore dello scenario suddetto rimane chiaramente la struttura server, ospitante l’intero contesto utente costituito da applicazioni e dati, entrambi residenti in struttura protetta, ma il focus di questo step è quello di portare valore aggiunto alla parte client, con le seguenti soluzioni.
All’interno della rete aziendale:
Ipotizziamo la revisione intanto dei sistemi operativi client di 60 postazioni, delle 80 esistenti, come segue.
- Sostituzione dei pc con thinclient: dispositivi a bassissimo consumo energetico, con sistema operativo gestito da immagine centrale, con filtro scrittura, che permettono configurazione e controllo da una console centrale
- Conversione di pc in thinclient: mantenendo l’hardware esistente è possibile rimpiazzare il sistema operativo originale con quello di un thinclient, rendendo possibile la gestione della postazione dalla stessa console dei thinclient
- Consentendo l’utilizzo di dispositivi accessori, quali tablet e all’occorrenza smartphone, approcciando anche l’idea di BYOD (Bring Your Own Device), cosa che permette di avere in azienda piattaforme sostanzialmente non gestite ma che contemporaneamente possono rendere flessibile e mobile l’utilizzo degli strumenti applicativi
20 postazioni si ritiene di mantenerle in assetto tradizionale, per svariate ragioni, a dimostrazione dell’elasticità della nostra strategia complessiva. Si tratta di postazioni della seguente tipologia.
- Workstation grafiche che non si ritenga di voler portare in datacenter, scelta fattibilissima che però vedremo più avanti
- Sistemi IOS
- Notebook
All’esterno della rete aziendale (ipotesi di 20 postazioni), decidiamo di intervenire come segue:
- Eventuale utilizzo di thinclient sulle sedi remote
- Consentendo l’utilizzo di dispositivi gestiti parzialmente come notebook, e dispositivi accessori, quali tablet e all’occorrenza smartphone, approcciando anche l’idea di BYOD.
IL RISULTATO FINALE DI QUESTA OPERAZIONE, RISPETTO AL PROGETTO ORIGINARIO È IL SEGUENTE:
SISTEMI OPERATIVI:
- Client: 20 sistemi operativi gestiti = 20
- Server: 5 server aggiuntivi
APPLICAZIONI:
- Sui Client: 100 postazioni x 1 app cadauna (l’agent remoto, “leggero”) = 100apps
- Sui Server: 4 server x 10 apps cadauno = 40 apps
IL TOTALE QUINDI ORA E IL SEGUENTE:
- 20 sistemi operativi, anziché 100 rispetto alla soluzione precedente
- 140 apps anziché 1000 per l’intervento attuale.
I vantaggi principali in questa modalità di distribuzione e gestione dei sistemi client sono numerosi, tra cui i seguenti:
- Possibilità di introdurre sistemi operativi a più alto livello di sicurezza, protetti in scrittura e gestiti centralmente
- Opportunità di introdurre dispositivi a minor impatto energetico
- Possibilità di mantenere nel tempo un investimento hardware esistente, sfruttando però i vantaggi di un thinclient
- Opportunità di disporre delle applicazioni in uso, da piattaforme differenti a seconda della necessità del momento
- Possibilità di introdurre in azienda dispositivi personali, non gestiti, su cui gli utenti possano sentirsi confidenti
- Eliminare strumenti interni dediti all’immagazzinamento e alla distribuzione degli aggiornamenti applicativi e di sicurezza
Sostanzialmente, possibilità di lavorare da qualunque tipologia di dispositivo e da diversi sistemi operativi, alzando il livello di sicurezza aziendale.
E’ chiaro che i vantaggi ottenuti su un ambiente ipotetico di 100 postazioni complessive, tra interne ed esterne, sono tanto maggiori quanto maggiore è il loro numero.
Nel prossimo articolo proveremo ad affrontare l’ipotetica esigenza di estendere l’ambiente in due step, per arrivare prima ad un totale di 200 utenti, e successivamente a 500.
Ivan Bottelli
Desktop and Application Delivery Engineer & Presales Consultant – smeup
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