E in particolare, cos’è il disaster recovery “as a service”? Il DRaaS è un insieme di servizi in continua evoluzione, soprattutto all’interno delle organizzazioni. Il perché è presto detto. Predisporre un sistema di ripristino rapido per garantirsi la Business Continuity significa investire in spazio attrezzato, cablato, condizionato, in sistemi e infrastrutture ridondate e assumere personale qualificato. A conti fatti, una grossa spesa…
Il Disaster Recovery
Grazie al Cloud, oggi è possibile assicurarsi la continuità operativa sfruttando le risorse messe a disposizione da un provider.
Nel Disaster Recovery as a Service un cliente potrà ottenere uno spazio virtualmente riservato all’interno dell’ambiente Cloud attivo presso un provider.
Sarà quindi possibile replicare dati e applicazioni di un’azienda presso l’infrastruttura Cloud del fornitore e garantire il failover (sostituzione) nel caso di interruzione delle attività del data center primario a causa di eventi catastrofici, errori umani, sabotaggi o attacchi cyber.
Sme.UP è ora un partner che può analizzare i fattori critici e guidarti dalla compilazione alla realizzazione del tuo piano di Disaster Recovery.
Per Disaster Recovery si intende quell’insieme di misure e di strutture che permettono agli apparati Information technology delle imprese di superare situazioni di emergenza, ovvero di impedire che imprevisti accidentali o incidenti possano compromettere il funzionamento delle strutture. Nello specifico il disaster recovery attiene alla capacità di “recuperare” dati e funzionalità operative in presenza di “disastri” di qualsiasi tipo, in altre parole si tratta di procedure e modalità organizzative che puntano primariamente al ripristino delle attività, ma che sono predisposte per prevenire e gestire fattori di rischio.
“In Emilia dove risiedo, abbiamo garantito durante il terremoto una continuità di lavoro anche a chi non aveva più neanche lo stabilimento.”
Molte volte si confonde un sistema di Backup con il Disaster Recovery!
Avere le copie dei server dei dati degli applicativi, fa parte solo di alcuni servizi che possono aiutare nel piano complessivo del Recovery… Ma non sono l’unico modo. Alcuni sottovalutano questo aspetto! le copie non sono efficaci se non ho analizzato 2 fattori importanti. Il tempo per ripristinarli E i dati che ho perso per la schedulazione dei backup che ho conservato.
Es: faccio le copie del mio DB ogni 2 h 8:00 10:00 12:00 ecc… il mio Recovery è alle 11:45 andrò forse a recuperare dati di 4 h. prima al mio incidente .Quanto valore ho perso in termini lavorativi.
Inserimento dati documenti attività perse.
La Business Continuity non può fare fede su copie schedulate in loco, ancora peggio se i miei backup sono corrotti durante l’incidente che ha colpito il mio Business.
Qui entra in gioco il Cloud!
Il Disaster recovery rientra a tutti gli effetti all’interno di un piano di Risk management complessivo nella forma di Piano di Disaster Recovery, strettamente correlato a sua volta al Piano di Business Continuity.
In definitiva all’interno del “cappello” generale legato rischio.
La business continuity ha il compito di garantire l’affidabilità e appunto la continuità delle attività IT collegate al business, mentre il disaster recovery è finalizzato alla gestione dei fattori di rischio, alle azioni preventive e agli interventi di recupero o correttivi in occasione di eventi accidentali.
Le strategie e i progetti di Disaster Recovery si attuano in presenza di una classificazione dei fattori di rischio e delle tipologie di “disastri”. In particolare, si tratta di azioni che attengono ai disastri naturali, legati ad esempio a fenomeni metereologici o fisici (terremoti, inondazioni etc.) e in questi casi le strategie attengono anche all’utilizzo di tutte le misure preventive legate alla disponibilità di dati e informazioni previsionali (ad esempio a livello meteorologico) che permettono di mettere in pratica azioni volte a ridurre i fattori di rischio o i possibili danni.
Ci sono poi i fattori di rischio legati all’intervento umano o a possibili malfunzionamenti che a loro volta si dividono tra volontari e involontari, ovvero tra incidenti espressamente provocati al fine di procurare danno o incidenti legati al malfunzionamento di apparati, a guasti o a errore umano. In questi casi la prevenzione si attiva con forme di controllo, di sorveglianza e con pianificazione di attività di analisi e testing.
Cosa possiamo fare noi di Sme.UP?
Tecniche di Disaster Recovery
I fermi non programmati costano parecchio, e non solo in termini di opportunità di business perse ma anche per i danni cagionati all’immagine dell’azienda e ai suoi marchi.
Secondo le ultime di stime di Gartner, il costo medio di un minuto di down time si attesta a 5.600 dollari (2017). E si tratta di un’ipotesi non proprio remota, visto che nella “2017 Data Center Survey” dell’Uptime Institute è indicato che un’azienda su 4 (il 25%) ha sperimentato almeno un’interruzione alla continuità operativa del proprio data center negli ultimi 12 mesi. Con la definitiva applicazione del Regolamento Generale sulla Data Protection ( GDPR ), poi, i servizi di Disaster Recovery nel Cloud diventano quasi indispensabili per garantirsi la compliance.
Ma in cosa consiste, in pratica, un’offerta DRaaS? I servizi di Disaster Recovery disponibili nella nuvola sono diversi, ma le opzioni possibili possono essere raggruppate in tre tipologie:
- Backup su Cloud e ripristino dal Cloud
Applicazioni e dati rimangono on premise, i dati sono sottoposti a Backup nel Cloud e ripristinati sull’hardware disponibile in sede qualora si verifichi un disastro. - Backup su Cloud e ripristino su Cloud
I dati vengono sottoposti a Backup nel Cloud e sono ripristinati non su hardware fisico ma su macchine virtuali ospitate nella nuvola. - Replica su macchine virtuali nel Cloud
Si tratta della scelta più indicata per le applicazioni critiche. La replica su macchine virtuali ospitate in Cloud è, infatti, una tecnica di movimentazione dati che assicura un ripristino particolarmente rapido.
Ti consiglio prima di approfondire oltre… una piccola Survey
Quali sono le nostre soluzioni per la Business Continuity?
IT Service Management
Il servizio Sme.UP di IT service management (o gestione dei servizi IT) si occupa di pianificare, progettare e gestire i sistemi di information technology del cliente.
I vantaggi:
- Aumenta la velocità, l’efficienza (anche in termini di costo) e l’efficacia del servizio IT
- Riduce i problemi IT e ne previene il ricorrere
- Assicurando servizi IT disponibili e performanti, ITSM incrementa la produttività degli utenti
- All’evolvere del business, è in grado di far evolvere anche la tecnologia senza causare interruzioni o riduzioni della qualità del lavoro
- Minimizza i rischi rafforzando la compliance con norme e regolamenti
- Semplifica ed ottimizza il tempo del personale IT
Approccio moderno al backup e recovery – Disaster Recovery & Business Continuity
Pensa alla quantità e all’importanza dei dati che ogni giorno transitano sui tuoi sistemi aziendali. Non sono forse un vero e proprio patrimonio da tutelare e proteggere? E quanto costa farlo? Quanto potresti “investire” in modo sano per garantire la sopravvivenza della tua azienda?Attraverso la lunga esperienza maturata insieme ai propri clienti, Sme.UP progetta e realizza soluzioni di Data Protection per ambienti Open ed IBM POWER I ed è in grado di guidare le aziende nella scelta della soluzione più idonea.
In possesso di Data Center a Milano e Imola oltre ad essere Partner ufficiale in servizi di Cloud Pubblico (AWS – AZURE – ARUBA).
- Pensati per offrire servizi multitenant: utilizzo di tecnologie specifiche
- Sistemi operativi 24/7
- Monitoraggio continuo
- Massimo livello di Security
Caratteristiche
- Affidabilità: Maggiore affidabilità e meno interruzioni nelle attività
- Controllo dei costi: Sai esattamente quanto spendi, eliminando i costi imprevedibili in caso di rottura del sistema
- Risoluzione dei problemi: La risoluzione dei problemi avviene principalmente da remoto
- Aggiornamenti: L’esperto valuterà direttamente quando e come implementare migliorie e novità
Tutti i servizi sono erogati garantendo Service Level Agreement (SLA) ai clienti.
Ciò è possibile grazie a:
• Team di sistemisti specializzati
• Team di Helpdesk organizzato con responsabili che si occupano di monitorare la qualità del servizio offerto
• Tecnologie specifiche per le diverse esigenze
• Data Center per soluzioni Cloud, Hybrid Cloud, Colocation
Il mio consiglio
- Chiedere una consulenza gratuita
- Analisi dei processi operativi
- Creazione del piano operativo
- Richiesta del progetto valutando benefici e costi
Un piano di disaster recovery adeguato non è una spesa ma un ritorno economico! Impedisce alla tua impresa di pagare lo scotto di un fermo non previsto e rende la tua compliance efficiente ed efficace
Siamo degli appassionati tecnologici, curiosi, e formati ! possiamo affiancare la tua impresa e proporti tutto quello che il mercato offre senza vincoli se non l’esperienza per guidarti nella scelta delle tecnologie migliori da mettere a servizio per risolvere le tue esigenze.
Questo articolo mi appassiona molto in quanto ritengo che il 70% delle imprese oggi sottovaluta la Business Continuity, ma questa crisi ha mostrato quanto sia efficace la soluzione per non avere brutte sorprese![vc_row][vc_column el_class=”blog-author”][distance][vc_separator el_width=”50″][vc_row_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-img” width=”1/12″][vc_single_image image=”40606″ img_size=”60×60″][/vc_column_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-txt” width=”5/6″][vc_column_text]Gabriele Dovico Lupo
Sales Specialist SMEUP ICS – Gruppo Sme.UP
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