Per le aziende che vogliono aggiornare i propri processi e la propria infrastruttura per rimanere competitive, è il momento ideale. Accelerare la trasformazione digitale delle imprese è oggi possibile grazie alle misure di incentivazione previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e da altri programmi di sostegno dell’innovazione. Varato dal Governo in risposta alla crisi economica e sociale generata dalla pandemia, il PNRR spalanca per le aziende davvero molte opportunità di innovazione.
Ma cosa è il PNRR e cosa possono aspettarsi le aziende?
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è un intervento nato per riparare i danni economici e sociali causati dalla crisi pandemica e accompagnare il Paese su un percorso di transizione digitale, ecologica e ambientale.
Le risorse stanziate nel Piano sono pari a 191,5 miliardi di euro, ripartite in sei missioni:
- digitalizzazione;
- innovazione;
- competitività;
- cultura;
- rivoluzione verde e transizione ecologica;
- infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- istruzione e ricerca; inclusione e coesione;
- salute.
Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’Italia deve cambiare immaginazione, capacità progettuale, concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese moderno, all’interno di una Europa più forte e più solidale. Mario Draghi
Ma quali sono gli incentivi effettivamente dedicati alle aziende?
Dal punto di vista dei richiedenti, l’aspetto più interessante è la continuazione del piano Industria 4.0, rivolto alla trasformazione digitale di tutte le imprese, che promuove la trasformazione digitale dei processi produttivi.
Transizione 4.0 e’ un piano di investimenti in regime di credito d’imposta e si incentra in tre agevolazioni fondamentali:
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
- Credito d’imposta per investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione e design
- Credito d’imposta per investimenti in formazione 4.0
Le aliquote delle possibili detrazioni e agevolazioni sotto forma di credito d’imposta:
- 15% per Ricerca & Sviluppo in ambito innovazione,
- 20% per l’acquisto di software in chiave 4.0 (l’aliquota del credito d’imposta è innalzata al 50% fino a Giugno 2023 grazie al Decreto Aiuti 2022),
- 50% e 40% per gli investimenti in formazione 4.0 (innalzate dall’ultimo DL al 70% e 50% a seconda della dimensione dell’azienda).
Un progetto di trasformazione può accedere a più incentivi in base alla tipologia di attività prevista e dalla relativa spesa.
I contributi SIMEST
In una seconda “famiglia” di interventi, i fondi del PNRR alimentano a partire dallo scorso ottobre anche i contributi erogati dal SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che ha finanziato migliaia di imprese italiane nelle loro attività all’estero.
Il SIMEST prevede al momento tre linee:
- la prima è legata all’e-commerce,
- la seconda alla partecipazione alle fiere internazionali,
- la terza rappresenta un mix di interventi che devono corrispondere agli obiettivi del PNRR verso la sostenibilità e la trasformazione digitale.
Prospettive favorevoli
Sulle misure di defiscalizzazione il governo ha già garantito la copertura fino al 2026 per i beni strumentali acquistati e fino al 2031 per le attività formative. È un grande vantaggio rispetto a quelle tipologie di incentivo che vengono approvate anno dopo anno dalle leggi finanziarie.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrebbe concludersi nel 2026. In ogni caso bisogna considerare che il programma si integra in un piano molto più ampio, che coinvolge anche altre fonti di finanziamento nazionali ed europee.
Come accedere a contributi e incentivi previsti dal PNRR
Agli incentivi e ai contributi a fondo perduto previsti in favore delle aziende si accede in due modi:
- Rispondendo a un avviso pubblico o a un bando promosso dai soggetti attuatori o dalle amministrazioni locali e centrali.
- Presentando una singola istanza a fronte del rispetto delle pre-condizioni e dei pre-requisiti di ammissibilità previsti dal bando o dalle normative di riferimento.
Le domande possono essere presentate solo ed esclusivamente per via telematica. Per inoltrarle è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, ma anche CNS o CIE), risiedere sul territorio italiano, essere in regola con il versamento dei contributi di lavoro del personale dipendente ed essere in possesso di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), che verrà utilizzata per tutte le comunicazioni.
I requisiti richiesti per un progetto finanziabile attraverso il PNRR sono diversi:
- Rispetto delle procedure d’invio: il progetto va proposto su piattaforme online dedicate e rigorosamente nei termini indicati.
- Soddisfazione dei criteri di selezione previsti: ciascuna missione e componente prevede specifici criteri di ammissibilità.
- Dimostrazione della copertura del progetto dal punto di vista economico-finanziario e organizzativo.
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