Nonostante la pandemia, la BIM Conference annuale di One Team si è svolta in modalità digitale con un nuovo format, impostato attraverso lo sviluppo di quattro sessioni tematiche coordinate da moderatori diversi, incaricati di animare il dibattito e di coinvolgere gli utenti rispondendo anche alle domande poste attraverso la chat dedicata. Si arricchisce di esperienze il ruolo e il valore di One Team come riferimento per aziende, studi e imprese nell’ambito della tecnologia BIM per favorire una riflessione e individuare i temi di maggiore interesse per la filiera, grazie anche alla collaborazione con Civiltà di Cantiere.
La BIM Conference ha messo in luce esperienze innovative di digitalizzazione e di utilizzo del BIM sostenute dalle competenze e dall’offerta tecnologica e digitale di One Team Gruppo Sme.UP.
Durante la prima sessione, dedicata al caso della Lombardia e alle opportunità date dalla digitalizzazione delle committenze pubbliche, Riccardo Perego, AD di One Team, ha introdotto i lavori presentando il programma e i relatori, evidenziando quanto One Team sta attuando a favore della digitalizzazione di realtà pubbliche e private.
Durante il primo dibattito è intervenuto Pietro Baratono, Provveditore alle OOPP di Lombardia ed Emilia Romagna, che ha voluto sottolineare come, all’interno di questo scenario negativo la necessità impone due strade: il rifugio nella consuetudine dei metodi tradizionali o la scelta dell’evoluzione tecnologica. Maurizio Cabras, delegato BIM ANCI Lombardia ha evidenziato come, per quanto riguarda i comuni italiani, l’emergenza sanitaria abbia costituito un problema enorme, soprattutto per quelli lombardi.
Ha concluso la prima parte Gianni Verga, Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, lanciando la proposta di una rigenerazione dello stato, un ricambio sostanziale e continuo.
Giuseppe Morone e Andrea Paciola di ACEA AREA Ingegneria e Servizi hanno successivamente portato il caso dell’implementazione BIM per le multiutility, mostrando la loro esperienza sia per la creazione di librerie e famiglie standard sia attraverso il progetto pilota Acea Smart Comp utilizzato con l’obiettivo di integrare il modello IFC all’interno del sistema di telecontrollo dell’Impianto di compostaggio e agevolare di conseguenza la conduzione. Marco Chiodi, Project Manager della Direzione Tecnica di AREXPO che ha presentato gli sviluppi previsti sull’area in cui si è svolta l’EXPO 2015.
Fulcro della terza sessione è stato il progetto della piattaforma BIMReL, all’interno della quale i promotori: Riccardo Perego, One Team, Alberto Pavan, Politecnico di Milano, Mario Verduci, Federcomated hanno evidenziato le potenzialità della piattaforma per l’evoluzione del settore e delle imprese e aziende edili. Un database digitale a disposizione di aziende, progettisti, costruttori e cittadini in cui trovare tutte le informazioni utili sui prodotti da costruzione, un catalogo per raccogliere in modo strutturato e a norma le informazioni e le schede tecniche di prodotti da costruzione, prodotti impiantistici, arredi e mezzi.
Aldo Bottini di BMS Progetti ha evidenziato come le imprese dovrebbero mettersi alla prova e sperimentare nuove modalità di organizzazione del lavoro. La vera innovazione è quella legata ai processi: bisogna puntare a ottenere la vision complessiva dell’intero ciclo di vita dell’immobile. Le imprese devono anche capire che devono ristrutturarsi in funzione dei nuovi strumenti e, di conseguenza, investire. Esistono però ancora enormi gap e differenze: ci sono organizzazioni che sono già partite e altre che sono rimaste indietro. Per Fabio Millevoi, Direttore ANCE Friuli Venezia Giulia, è necessario prima di tutto scardinare alcuni preconcetti, tra cui quello per cui inizialmente il BIM era visto come soluzione solo applicabile a opere faraoniche e quindi solo per poche o pochissime imprese.
Alfredo Martini, direttore di Civiltà di Cantiere, proprio ragionando e cogliendo gli stimoli emersi in occasione della Conferenza e incrociandoli con alcune ipotesi e proposte presentate da altri soggetti in questi giorni, ha lanciato 5 proposte da riprendere anche in altre iniziative: obbligatorietà di dotazione e competenze digitali per le stazioni appaltanti; assunzione di 10.000 giovani ingegneri con competenze digitali; creazione di una piattaforma digitale nazionale di gestione dei prodotti e dei materiali orientata alla trasparenza e alla sostenibilità; inserimento di modalità premiali nei bandi di gara pubblici, costruzioni 4.0”: un provvedimento di politica industriale.
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