Il concetto di Big Data è ormai conosciuto da molti e il loro utilizzo sta prendendo piede in modo sempre crescente anche all’interno delle aziende. Infatti, quella dell’analisi dei dati è una pratica consolidata ormai da decenni per ricavare informazioni di valore che possono essere molto utili per prendere le decisioni di business. Ma finora, questo processo di analisi dei dati è stato effettuato manualmente.
L’aspetto innovativo dei Big Data è non solo la grandissima quantità di dati che possono essere analizzati, ma soprattutto il fatto che questo può avvenire in modo automatico, veloce ed efficiente, con una netta riduzione, inoltre, delle possibilità di errore. Questo comporta dunque alle aziende il vantaggio di poter ricavare dai dati informazioni rilevanti in pochissimo tempo e di poter quindi prendere decisioni immediate ottenendo un incremento del vantaggio competitivo.
Uno studio condotto dall’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence ha rilevato che, per quanto riguarda le piccole e medie imprese in Italia, gli investimenti relativi all’ambito dei Big Data sono aumentati complessivamente del 18%, dato molto significativo. Tuttavia, la maggior parte di questi investimenti riguarda il settore relativo all’analisi dei dati, mentre le imprese appartenenti ad altri settori fanno ancora fatica ad abbracciare questa nuova opportunità.
L’ingresso dei Big Data all’interno delle aziende è molto importante per diverse ragioni.
Uno dei fattori principali è appunto quello di rendere i processi decisionali più rapidi ed efficienti, ma altri grandi vantaggi sono quelli di poter ottenere informazioni rilevanti per lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi che rispecchino al meglio le esigenze dei clienti e di poter creare campagne di marketing più efficaci e specifiche per ogni prodotto e per ogni target. Questo consente di creare in generale una migliore customer experience nel suo intero, dalla campagna marketing all’approccio con il prodotto, al prezzo studiato specificamente per il singolo target, al processo di fidelizzazione. Un ulteriore aspetto, non meno importante, è quello di poter ridurre notevolmente i costi di gestione e archiviazione dei dati.
Perché dunque le aziende italiane tardano nell’adottare l’innovazione dei Big Data? Il primo scoglio, che coinvolge molte organizzazioni, è rappresentato dalla difficoltà di comprendere a pieno le potenzialità di questa nuova tecnologia, ma anche di stimare i reali benefici che conseguirebbero da un investimento in questa direzione. Un elemento che spaventa soprattutto le piccole organizzazioni è quello che riguarda gli aspetti di privacy e di sicurezza legati al trattamento dei dati. Inoltre, aspetto critico per molte aziende è la complessità di reperire figure professionali che possiedano le competenze adeguate per utilizzare e far fruttare al meglio tutte le potenzialità dei Big Data. Generalmente infatti, queste risorse sono presenti esclusivamente nell’ambito dell’IT, motivo per cui gran parte degli investimenti per l’utilizzo dei Big Data resta confinata in questo settore.
Tuttavia, i grandi vantaggi apportati dall’utilizzo dei dati sono evidenti e molto rilevanti, motivo per cui sicuramente non resterà una prerogativa del settore IT, ma si estenderà ben presto in molti ambiti.
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