Il periodo di lockdown ha preso tutti in contropiede, tutte le attività sono state interrotte e tra queste c’è anche la formazione del personale aziendale svolta da enti pubblici e privati.
Ci siamo ritrovati chiusi in casa e con il passare del tempo in molti si sono adoperati per trovare una soluzione fattibile per tornare a lavorare: c’è stata una condivisione online di materiale aziendale spropositata e l’obiettivo primario è diventato quello di rimanere vicini ai colleghi e ai clienti anche se da remoto.
Non bisogna però trascurare l’importanza della formazione, anche se diversa da come veniva concepita fino a qualche mese fa; essa infatti rappresenta una parte fondamentale della crescita professionale, un fattore sul quale investire.
Sono nate così le prime iniziative di formazione a distanza.
Formazione a distanza: le prime iniziative
Prima di vedere le primissime iniziative di formazione a distanza nate durante il lockdown chiariamo il concetto e di come funziona: come ben sappiamo questa tipologia di apprendimento è basata sull’utilizzo di piattaforme web accessibili da qualsiasi dispositivo mobile connesso ovviamente a Internet.
Tra le funzionalità base solitamente troviamo: percorsi di apprendimento forniti di materiale multimediale (audio, video, documenti scritti, ecc…), monitoraggi continui attraverso piccoli test e attività interattive, chat tra dipendenti e formatore e molto spesso anche gruppi di condivisione tra colleghi che permettono di mantenere unito il team.
Parlando ora delle prime iniziative nate in tempo di lockdown, inizialmente i più importanti enti di formazione, sia scolastici che aziendali, si sono reinventati portando tutto il materiale formativo disponibile online tramite la creazione di rubriche che potessero intrattenere e formare chiunque volesse tenersi aggiornato sulle ultime novità; l’obiettivo era ovviamente quello di suscitare interesse e curiosità attraverso brevi video o brevi scritti, non erano veri e propri corsi di formazione.
Successivamente, invece, sono subentrati i famosissimi webinar, corsi più strutturati della durata di 2-3 incontri o anche di più che hanno permesso di riprendere i corsi di formazioni interrotti dalla pandemia e di aggiornare i dipendenti con webinar interni.
Formazione aziendale, la ripresa
Visto che la situazione è destinata a rimanere così ancora per un po’, le aziende hanno dovuto trovare il modo di formare i propri dipendenti anche da remoto.
È nata così la formazione a distanza anche per le aziende che non avevano corsi in sospeso ma che avevano l’esigenza di formare il proprio personale su tematiche come lo smart working o l’utilizzo di determinati strumenti che, prima di questa emergenza, non avevano mai utilizzato.
Anche se da remoto, i learners rimangono al centro e per continuare ad essere competitivi è necessario strutturare un percorso di adeguato, ecco qualche suggerimento:
1 Creazione di un piano ben definito; esattamente come programmavi le giornate di formazione del tuo team quando era in presenza, è fondamentale creare fin da subito un programma di formazione anche da remoto.
2 La formazione da remoto deve essere come la formazione in sede; non importa da dove lavorino i tuoi dipendenti, grazie alle moderne piattaforme di e-learning potrai offrire un piano formativo identico al passato.
3 Attenzione alla comunicazione!; l’interazione tra colleghi da remoto e colleghi in sede è essenziale quindi, anche durante un corso di formazione, assicurati che la piattaforma online scelta abbia la possibilità di creare gruppi di confronto per i colleghi.
4 Resta in contatto con i tuoi dipendenti; è importante per te e per i tuoi dipendenti mantenere un contatto diretto durante il periodo di formazione perché durante un corso potrebbero nascere delle necessità che non erano state valutate in precedenza.
5 Gestisci il tempo; capita spesso che lavorando da remoto una persona non si renda conto del tempo e non riesca a gestirlo come in ufficio, aiuta i tuoi dipendenti pianificando i momenti di lavoro, di formazione e di meritata pausa.
Per concludere, esistono ovviamente anche degli aspetti potenzialmente negativi che vanno tenuti in considerazione: meno interazione tra le persone, troppa tecnologia che rischia di azzerare l’empatia tra formatore e dipendente e per finire l’impossibilità di partecipare da remoto a causa della scarsa connettività.
Ma non dimenticare che la formazione è una parte importante del percorso di crescita di una persona e per non farsi demoralizzare e rinunciare alla formazione una soluzione è sicuramente l’approccio ibrido: metà personale in presenza e l’altra metà, solitamente chi può, da remoto.
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