L’industria manifatturiera interessa quasi ogni aspetto della vita quotidiana e le aziende sono alla costante ricerca di modi per ottimizzare i processi e ridurre le spese. Sebbene sia questo il tema globale che guida i cambiamenti del settore manifatturiero, ci sono altri fattori che hanno avuto un impatto fondamentale nella direzione che l’industria sta prendendo. Il concetto di qualità era la forza motrice dell’industria negli anni ’90, poi sostituita con la sicurezza nei primi anni 2000. Ora, invece, la sostenibilità ambientale sembra essere l’elemento che maggiormente influisce sui cambiamenti. Questi paradigmi hanno cambiato la metodologia di lavoro nel mercato manifatturiero, per la maggior parte in meglio: ma cosa è cambiato esattamente?
L’automazione del settore manifatturiero: il cambiamento più discusso
Partiamo con il cambiamento più ovvio, l’automazione. L’automazione negli impianti e negli spazi di produzione è drasticamente aumentata negli ultimi 15 anni, ma ciò non vuol dire che si tratti di un trend così nuovo. Anche negli ultimi 50 anni, ci sono state alcune forme di automazione della produzione che hanno cambiato il modo in cui l’industria opera. Ciò che rende la automazione moderna differente da quella del passato è il calo nella dimensione delle macchine e nei costi di operatività.
Lo scenario dell’automazione ottimizzata in cui ci troviamo ora è spesso legato al concetto della riduzione del lavoro umano. Tuttavia, si sta assistendo ad un cambiamento inaspettato: la robotica è diventata comune, facile da utilizzare e così efficiente che è usata per assistere i lavoratori del settore, non per rimpiazzarli. Ci sono altri motivi per cui l’automazione non sta “uccidendo” i lavoratori moderni. Ad esempio, automatizzando mansioni semplici e ripetitive all’interno di una fabbrica, gli operai hanno modo di concentrarsi su altre operazioni in cui l’apporto dell’uomo è ancora più prezioso e importante.
Il problema dell’outsourcing
I primi anni 2000, poi, hanno segnato un altro cambiamento nell’industria manifatturiera: quello della dislocazione produttiva in mercati lavorativi a basso costo (sud-est asiatico in particolare). Tuttavia, mentre le offerte di produzione iniziali erano più economiche, le aziende hanno da subito iniziato ad interfacciarsi con dei costi aggiuntivi ed imprevisti per i ritardi nella consegna, oltre che problemi di qualità e di comunicazione. Alla fine, tutte queste difficoltà con l’outsourcing hanno creato un mercato che favoriva il rientro dei beni nel paese dove questi erano venduti. Negli ultimi 5/10 anni, infatti, le maggiori industrie manifatturiere hanno riportato la produzione di beni in aree più vicine alla casa madre.
Fonte: Autodesk Inventor Blog
Naviga per categoria:
Seleziona una categoria d’interesse dal nostro magazine