L’ azienda estesa è un nuovo modello di business che opera attraverso il rapporto con tutti i fornitori coinvolti nella supply chain. Com’è possibile attuare un simile progetto aziendale? In questa direzione ci viene in aiuto la tecnologia, la quale ha sviluppato nel corso degli anni strumenti sempre più sofisticati per garantire una gestione efficace di processi interni ed esterni. In genere, quando si propone questa tipologia di soluzione agli imprenditori, sono molte le perplessità che vengono espresse ; spesso emerge un senso di timore, per esempio, per la perdita dei dati e delle informazioni”.
Investire in questo recente modello organizzativo, in realtà, può portare davvero a dei vantaggi per un’impresa ma a patto che vengano coinvolti tutti gli attori del business a 360 gradi – dai fornitori, ai clienti, ai venditori – e che siano considerati dei partner commerciali a tutti gli effetti. Vediamo più nello specifico alcuni aspetti dell’ azienda estesa come modello di business.
Riduzione dei tempi di acquisizione di beni e servizi indiretti
All’interno di un processo di produzione e distribuzione sono molte le variabili che entrano in gioco; tra le tante vi è la necessità di reperire beni o servizi per la realizzazione e lo smercio dei propri prodotti. Molto spesso un’azienda non produce tutto il materiale necessario internamente e quindi deve richiedere alcuni elementi esternamente.
Come monitorare il proprio rapporto commerciale con i fornitori? Esiste la possibilità di utilizzare un software gestionale ERP. Questo genere di sistema informatico multi-modulare è in grado non solo di tenere traccia dei processi aziendali interni, ma anche di dialogare con sistemi operativi esterni. Questo significa che il nostro software si potrà interfacciare con quello di altre aziende, nel nostro caso con i fornitori. La gestione integrata di produzione e fornitura permette di monitorare eventuali ritardi nella consegna dei beni primari e, di conseguenza, di un eventuale posticipo della consegna. Questo consente di avvisare il cliente finale il quale, nonostante il ritardo della merce, non si sentirà abbandonato dall’azienda.
Condivisione di dati e statistiche: opportunità o rischio?
Il bene più prezioso di un’azienda sono i propri dati. Pensiamo all’importanza delle informazioni riguardanti la strategia, gli obiettivi di marketing, le previsioni del mercato e tutti i dettagli finanziari, dall’analisi del bilancio ai costi. Quando si parla di cooperative working come nel caso di un’azienda estesa, alcuni dati devono poter dialogare tra di loro in modo tale da realizzare dei report periodici sempre più affidabili e che rispecchiano fedelmente la realtà dell’impresa.
Sebbene questo elemento possa essere visto come un possibile rischio per l’azienda, in realtà rappresenta la possibilità di velocizzare il processo produttivo e distributivo perché i dati sono accessibili in tempi più ridotti rispetto all’ utilizzo di sistemi aziendali slegati tra di loro. Snellire le attività di realizzazione e smercio permette di prendere in carico più lavori e, di conseguenza, aumentare il fatturato. Ovviamente, per garantire la tutela dei dati bisogna scegliere un software sicuro, possibilmente associato all’utilizzo di firewall e antivirus per tutelarsi da attacchi informatici. In particolare, ricorrere ad un software gestionale può permettere di conservare degli archivi digitali da cui poter recuperare i dati in caso di perdita accidentale, e di scegliere quali informazioni condividere con i partner aziendali in modo tale da non rivelare informazioni riservate.
Erodere quote di mercato
Stare al passo con i tempi è un punto chiave per risultare sempre competitivi e emergere tra i principali concorrenti. Unire le proprie conoscenze ed esperienze con altre imprese permette di sommare i valori delle singole aziende. Ben si adatta a questa idea il detto “l’unione fa la forza”. Soprattutto per le PMI che a causa della crisi hanno subito forti danni economici, creare un’azienda estesa con altri business può permettere loro non solo di emergere a livello finanziario ma anche, per le più abili, di competere con le grandi imprese nazionali e non.
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