Lagnasco Group: garantire la continuità produttiva con la soluzione di Iperconvergenza

Lagnasco Group è una cooperativa che raggruppa 300 frutticoltori dislocati su una superficie di 1000 ettari nella zona pedemontana che si estende dal comune di Campiglione fino a Cuneo. La zona, situata ad un’altitudine che raggiunge i 300 metri, gode di un microclima particolare molto favorevole soprattutto per la produzione delle mele. L’azienda, con un fatturato annuo che si aggira tra i 20 e i 25 milioni, produce più di 20.000 tonnellate di diverse varietà di frutta, tra cui mele, pere, susine, pesche, kiwi e mirtilli.

La missione dell’azienda è quella di valorizzare al meglio i prodotti del territorio e fornire una equa remunerazione a tutti gli associati. Lagnasco si trova attualmente in una fase di sviluppo ma anche di stravolgimento di alcuni processi dell’azienda, dovuti soprattutto alle variazioni dei prezzi della frutta degli ultimi anni, per cui è in atto una revisione degli schemi produttivi, sempre nel rispetto dei punti fermi della missione dell’azienda.

L’IT ha due collocazioni principali all’interno dell’azienda: la prima riguarda il grado di sicurezza informatica dovuto al grande automatismo del centro di lavorazione di Lagnasco, che ha bisogno di dati sicuri e replicati per scongiurare eventuali perdite di informazioni, mentre la seconda riguarda la velocità di collocamento e utilizzo di tutti gli strumenti di Business Intelligence per fornire dati in tempo reale e precisi per gestire al meglio la catena produttiva dell’azienda. Le esigenze di Lagnasco Group erano quindi due:

• Aumentare il livello di sicurezza della gestione dei dati, per evitare il rischio di perdita di informazioni, ma anche in vista dell’adeguamento alla nuova normativa GDPR in fatto di privacy.
• Intervenire sull’infrastruttura per evitare blocchi della produzione in caso di fermo di un server o di un database. Questa esigenza in particolare rappresentava un elemento cruciale poiché qualche anno fa l’azienda aveva sperimentato un evento negativo di questo tipo, che aveva richiesto ben 3 giorni di lavoro per ripristinare l’operatività del sistema.